Pionieri nella Degradazione delle Proteine con i CDAC
E se potessimo eliminare proteine selezionate che causano malattie?
È un’idea allettante e noi di BeOne CREDIAMO di poterla rendere possibile con la nostra tecnologia di degradatori proteici mirati:
Composti di Attivazione alla Degradazione Cimerica (CDACTM)
A differenza dei farmaci inibitori convenzionali, che di solito funzionano legandosi e bloccando l’attività delle proteine bersaglio, i CDAC e altri degradatori agiscono dirottando un processo di riciclaggio delle proteine cellulare per eliminare le proteine bersaglio.
Perché abbiamo bisogno di nuovi approcci alla scoperta di farmaci?
Le proteine possono causare o contribuire a malattie a causa della loro attività, abbondanza, forma, legami con altri partner, posizione o una combinazione di queste e altre caratteristiche
I farmaci convenzionali possono essere efficaci nel bloccare determinate attività, ma altre proprietà possono essere più difficili da gestire con interventi farmacologici. La degradazione, eliminando la proteina bersaglio, offre un modo nuovo per affrontare nuovi target un tempo non aggredibili e che non erano gestitibili con altri approcci terapeutici: questo processo è talvolta denominato “rendere farmacologicamente trattabili gli obiettivi non trattabili”. Grazie al loro funzionamento, i degradatori potrebbero essere efficaci anche verso bersagli che hanno acquisito mutazioni di resistenza ai farmaci.
Come funzionano i CDAC?
I CDAC funzionano come “mediatori molecolari”, reclutando componenti della macchina di riciclaggio cellulare per agire sulle proteine bersaglio che altrimenti verrebbero ignorate. Come “piccole molecole” relativamente grandi, i CDAC hanno due distinti moduli molecolari legati tra loro.
Un’estremità di ciascuna molecola di CDAC è progettata per legarsi alla proteina bersaglio della malattia. L’altra estremità si lega a un fattore cellulare chiamato ligasi E3, che fa parte della macchina di riciclaggio delle proteine. Quando il CDAC unisce questi due componenti, il sistema della ligasi E3 marca la proteina bersaglio con una piccola molecola chiamata ubiquitina.
Il tag ubiquitina è un’etichetta che innesca la distruzione della proteina marcata da parte del sistema proteasomico cellulare. L’interazione mediata dal CDAC può essere transitoria, ma finché la proteina bersaglio riceve un tag ubiquitina, è destinata alla distruzione. Il CDAC può passare a marcare il prossimo bersaglio, e così via, quindi un piccolo CDAC potrebbe essere in grado di eliminare una grande quantità di proteina bersaglio.