Mirare ai tumori con ADC potenziati

Possiamo mirare alle cellule tumorali senza danneggiare quelle sane?

In BeOne siamo impegnati a raggiungere questo obiettivo, e un approccio promettente è lo sviluppo di anticorpi farmaco-coniugati (ADC). Gli ADC sono una classe terapeutica di molecole che veicolano potenti farmaci antitumorali direttamente ai tumori. Questo fa sì che gli agenti chemioterapici tossici agiscano direttamente sul cancro, minimizzando l’impatto indesiderato sui tessuti sani. Pertanto, gli ADC hanno il potenziale di offrire terapie antitumorali efficaci con meno effetti collaterali rispetto alle chemioterapie sistemiche tradizionali.

Come funzionano gli ADC?

Come un missile guidato con precisione, gli ADC utilizzano un anticorpo come agente mirato ad un target. Ogni componente anticorpale di un ADC è progettato per riconoscere un bersaglio tumorale specifico come una chiave in una serratura. A differenza della maggior parte delle terapie anticorpali, che si affidano al sistema immunitario per l’efficacia antitumorale, un ADC trasporta con sé il suo carico citotossico. Quando l’anticorpo dell’ADC trova il suo bersaglio, la cellula tumorale internalizza l’ADC, rilasciando il carico tossico e causando la morte della cellula tumorale mirata.

Perché non ci sono più ADC approvati?

Nonostante l’attrattiva teorica degli ADC, nella pratica il loro sviluppo è stato impegnativo. Dopo più di quattro decenni di ricerca, solo una manciata di ADC ha ottenuto l’approvazione commerciale. Le principali difficoltà includono l’identificazione di bersagli specifici per il cancro, garantire la potenza e la stabilità della sostanza citotossica, la penetrazione del farmaco all’interno di masse tumorali voluminose e l’ottimizzazione della variabilità molecolare, come ad esempio l’espressione irregolare del bersaglio specifico dell’ADC o le diverse sensibilità al farmaco citotossico tra le varie tipologie di tumori. Inoltre, la complessità degli ADC – che comprendono una grande molecola, l’anticorpo, un farmaco citotossico e un legante chimico che lega il farmaco citotossico all’anticorpo in modo ottimale – pone significative sfide di produzione e ne limita la progettazione.

Migliorare gli ADC con innovazioni tecnologiche

In BeiOne stiamo costruendo a partire da decenni di insegnamenti fondamentali nel settore, con la nostra profonda esperienza di ricerca per creare la prossima generazione di ADC potenziati per diversi tipi di tumori. L’innovazione tecnologica in tutti gli aspetti della molecola ADC ci consente di generare nuovi e promettenti ADC, realizzati su misura per indicazioni specifiche. Ad esempio, utilizziamo strutture anticorpali multispecifiche per incorporare le ultime innovazioni nel targeting tumorale. Stiamo impiegando ADC che contengono una gamma di farmaci citotossici sviluppati internamente, da inibitori di piccole molecole che mirano a percorsi biologici chiave, a degradatori innovativi e profarmaci attivi in modo condizionale. Il nostro legante chimico è progettato per consentire un alto carico di farmaco citotossico utile sugli ADC e per garantirne il rilascio mirato nelle cellule tumorali. Inoltre, con la nostra tencnologia siamo in grado di garantire una stabilità di legame elevata tra farmaco citotossico e anticorpo grazie ad un rapporto farmaco-anticorpo regolabile, ottimizzato per ciascun ADC.

La produzione interna di ADC alimenta il progresso

L’integrazione di questi progressi tecnologici e il perfezionamento delle molecole candidate attraverso un processo di ricerca e validazione iterativo sono ciò che rende ogni ADC sperimentale adatto al suo percorso di sviluppo previsto e unico. Insieme alle innovazioni nel disegno degli ADC, abbiamo stabilito capacità di produzione interna per le nostre tecnologie ADC potenziate. Questa infrastruttura semplifica la produzione di ADC sperimentali per test di ricerca e evoluzione, oltre a fornire una pronta scalabilità per la validazione preclinica, clinica e, infine, per le attività commerciali.

Sviluppare ADC migliorati per potenziali benefici clinici

Con la nostra ricerca di nuovi farmaci citotossici e l’integrazione di ulteriori miglioramenti tecnologici, miriamo a ampliare l’ambito terapeutico e l’utilità degli ADC. Nel 2024, abbiamo avviato sperimentazioni cliniche per i nostri primi ADC sperimentali in diversi tumori solidi, come tumore della mammella, del polmone e gastrointestinali. Siamo fiduciosi che queste e le molecole future soddisferanno il potenziale degli ADC offrendo trattamenti oncologici più efficaci e meno tossici. Guidati dall’innovazione nella scoperta di nuone tecnologie, nella produzione e nellla progettazione ed esecuzione di studi clinici, stiamo avanzando i nostri ADC potenziati con un senso di urgenza ispirata dai pazienti che serviamo.”